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Pederobba è uno dei più suggestivi Comuni della provincia di Treviso, istituito con decreto imperiale da Napoleone Bonaparte nel 1810. Solo però nel 1870, quando il Veneto venne annesso all’Italia, nasce l’unità amministrativa del comune di Pederobba. Da questa data sono conservati nel nostro Archivio comunale tutti gli atti, i certificati anagrafici e le delibere del Comune.

Lo stemma venne concesso il 27 aprile 1913 dal re Vittorio Emanuele III°. La fascia d’argento ondata dello stemma rappresenta il fiume Piave, che attraversa il territorio comunale, mentre il leone d’oro che la sormonta è un richiamo alla Repubblica Veneta e in particolare al leone rampante delle Opere Pie d’Onigostemma araldico della famiglia nobiliare Onigo, che fissò la sua residenza a Pederobba dal 1200 al 1900. I nomi di Gugliemo e Teodolinda D’Onigo, benefattori di Pederobba, compaiono sul frontespizio dell’ex Ospedale. Situato alla confluenza della Val Feltrina con la Valcavasia, Pederobba è un importante crocevia tra Bassano, Feltre, Montebelluna e il Quartier del Piave. La sua posizione rivierasca al fiume Piave ha favorito il passaggio di diversi popoli, dai Reti ai Romani, dai Longobardi ai Francesi. Tutti hanno lasciato tracce indelebili nel territorio, riscontrabili nei toponimi, nelle tradizioni e negli insediamenti urbani. Luogo obbligato di transito fra pianura e montagna, Pederobba è stato attraversato da eserciti, pellegrini e viandanti che spesso sceglievano di fermarsi in questo territorio per la bellezza del paesaggio, la freschezza del clima e la fertilità del terreno. Così si sono formati lungo i secoli diversi borghi all’interno del territorio: Pederobba, Curogna, Onigo, Levada e Covolo. Altre contrade piccole e antiche punteggiano il Comune, da Costa Alta a Vittipan, da Rovigo a Barche.

Pederobba, con i suoi 7000 abitanti, è il comune più popolato della Comunità Montana del Grappa, anche se l’emigrazione e le guerre determinarono un forte calo demografico nella prima metà del secolo. Tuttavia oggi la comunità è in crescita grazie all’inarrestabile sviluppo economico che richiama nuovi arrivi.
A Pederobba si viene anche per gustare un prodotto tipico del luogo: i marroni del Monfenera, ottime delizie autunnali che vengono valorizzate dalla Pro Loco Comunale durante la Mostra Mercato che s i tiene ogni anno nel mese di ottobre. A settembre è invece Levada che ci fa assaporare i buoni fagioli "Borlotto Nano-Levada” con la tradizionale Festa del fagiolo.

Non mancano i percorsi storico-naturalistici: il sentiero delle trincee tra gli incantevoli boschi d’Onigo; la città degli aironi sulle grave del Piave a Pederobba; il percorso artistico a Covolo tra Ville, chiesette e antichi palazzi. Dall’antica Bastia eretta dai D’Onigo si trova oggi l’Eremo di Sant’Elena, un tempo ospizio per i pellegrini, di proprietà dei D’Onigo che vi avevano fatto costruire la tomba di famiglia.

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